Nel 1997, le parole "Hi! My name is Stereo Mike!” aprivano la canzone Drinking in L.A di Bran Van 3000, e oggi Stereo Mike è il nome di un nuovo bar a Napoli, dentro un palazzo del 1868, che si annuncia con la luce, i colori e i riflessi che il progetto dai tratti giocosi firmato da Carmine Abate fonde in un solo ambiente.
Reinterpretato dal progettista, il portale originale diventa uno specchio di ironia e irriverenza: tra tradizione rinnovata e gusto anni ‘90, Stereo Mike si caratterizza all’esterno per vetri colorati riflettenti, attraverso i quali è impossibile guardare dentro (da dentro invece si possono oservare paesaggio e persone senza essere visti).
Abate ha utilizzato, per produrre il caratterisitco effetto luminescente, le pellicole dicroiche, utili per filtrare all’interno cromie sempre diverse durante la giornata. Nell’ambiente oscillano tonalità multiformi e mutevoli, dal blu al rosso al giallo, fino all’arancio e al verde.
Mattonelle bianche 10x10 cm a pavimento fanno da sfondo a un luogo che punta sulla fascinazione, dove emergono sfumature e luce, mentre un soffitto impacchettato rimanda alla land art di Christo. La selezione di illuminazione e arredi d'autore completa il valore di questo progetto-installazione enfatizzandone il caratteredi spazio esperienziale.